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Castel Volturno Pescopagano Mondragone: rivolta

Pescopagano: rivoltaUna lite, bianchi che gambizzano due ivoriani. Immediata la risposta della comunità africana: fiamme a macchine, furgoni, case. Ancora una volta il territorio di Castel Volturno diventa teatro di una rivolta. In strada bianchi e neri, ognuno dalla sua parte della barricata. Una guerra civile sempre pronta ad esplodere e a cui nessuno, dopo anni e anni di avvisi, presta mai attenzione. Quando ci saranno i morti, di nuovo, in strada, allora forse ci si renderà conto che un pezzo d’Italia è Africa senza controllo alcuno.

La mattina dopo la rivolta degli immigrati di Castel Volturno, causata dal ferimento di due cittadini ivoriani da parte di due italiani, scatta la reazione dei residenti. Centinaia di auto sono bloccate sulla Domitiana all’altezza dello svincolo di Pescopagano, bloccando la circolazione nei due sensi. Si tratta in molti casi di residenti a Napoli ma con case di villeggiatura sul litorale Domitio. Sono scesi in piazza “stanchi – dicono – di dover subire vessazioni da parte di alcuni africani che evidentemente non sono qui per lavorare”. Riemergono antichi conflitti che nessuno ha mai voluto sanare “Ci sentiamo abbandonati”, raccontano alcune donne che partecipano alla manifestazione di protesta.

Per il ferimento di ieri sono stati intanto fermati per tentato omicidio Pasquale Cipriano di 60 anni, vigilante privato, e il figlio Cesare di 21 anni, ritenuti responsabili del ferimento dei due africani a Castel Volturno che ha poi scatenato la rivolta di un centinaio di immigrati, amici dei due, con varie auto e un appartamento dati alle fiamme.

L’anziano, è emerso, ha numerosi precedenti penali mentre il figlio è incensurato; uno dei fratelli del sessantenne inoltre annovera precedenti per associazione camorristica. Non sono ancora stati identificati intanto i due africani colpiti; dai primi accertamenti delle forze dell’ordine sembrava fossero nigeriani, quindi è emersa la loro origine ivoriana ma entrambi hanno affermato di essere ghanesi.

Le indagini sono condotte congiuntamente dai carabinieri della Compagnia di Mondragone e dai poliziotti del Commissariato di Castel Volturno con il coordinamento della Squadra Mobile di Caserta; sono in corso accertamenti per identificare gli autori della violenta protesta.

“In un territorio così vasto come Castel Volturno le forze dell’ordine non hanno alcun potere di controllo, come si è visto ieri sera, perchè sono in numero troppo esiguo. Qui non c’è alcuna percezione dello Stato semplicemente perchè lo Stato non c’è”. Così il sindaco di Castel Volturno Dimitri Russo. “Il fragile equilibrio tra italiani e immigrati a Castel Volturno si sta spezzando. Qui c’è una bomba sociale pronta ad esplodere”.

‘L’Italia è un Paese accogliente ma certo non può accogliere tutti”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, a margine della Summer School di Sorrento, commentando la rivolta degli immigrati. “Contatterò anche i sindaci per ragionare insieme sul da farsi. E’ chiaro che quando c’è uno sbilanciamento – tra persone straniere e cittadini italiani si creano momenti di tensione”. (Repubblica Napoli)

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