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Catturandi di I.M.D.

 

Piero Grasso è simpatico. Parla con calma, sorride. Spiega con chiarezza cosa sono le intercettazioni. Come la legge può cambiarle in peggio. Lo accusano di fare politica. Invece, no. Lavora. Non fa politica. Sta sul campo. Sa come funzionano le intercettazioni. Come sempre in Italia chi non lavora, vuole insegnare ad altri a lavorare. E non è Piero Grasso.

L’occasione è la presentazione del libro “Catturandi” di I.M.D. L’autore è uno di quelli che ascolta le telefonate dei mafiosi, che li segue sul campo. Le pagine del libro di I.M.D. spiegano con maestria, quanto sia complesso questo lavoro, quanta scienza occorra per comprendere l’ascolto di una telefonata. Eppure se uno osserva da vicino I.M.D. vede solo un onesto. Un lavoratore, un servitore dello Stato. Di quelli a cui tagliano le spese in continuazione. Però li devono acchiappare sempre e comunque i cattivi mafiosi, a cui prima o poi dovremo dire che hanno un vantaggio di milioni di euro nelle loro fughe.

Eppure la Catturandi li arresta. Prima di essere un libro quasi avventuroso, un libro che fa sorridere e qualche volta amaramente, un libro che  si legge in una sola notte, un libro che riconsegna una dignità offesa da demenziali telefilm trasmessi sulle TV nazionali, un libro che consegna eroicità e lustro (nota bene non lo trovate pubblicizzato sul sito della Polizia di Stato, chissà perchè!) agli uomini in divisa, è un libro umano.

Non c’è odio vero i mafiosi, non c’è ossessione. Si narra di persone normali che la mattina si alzano e obbediscono prima alla propria coscienza e, facendo ciò, obbediscono allo Stato. La cattura di un latitante è un esercizio di intelligenza, acume, furbizia, notti insonni e costanza. Non giocano sporco. Non torturano per ottenere informazioni. Si imbucano nelle falle create dagli stessi mafiosi e li stanano. Chissà perchè, infatti, i complimenti più sinceri li ricevono dai mafiosi stessi quando li arrestano, piuttosto che dalle grancasse incravattate. Facciamolo diventare un best seller questo libro. Lo si deve comprare perchè se la stessa Polizia di Stato non riesce con le sue campagne di marketing a darsi un’immagine decente, questo testo invece  ci riesce, perchè racconta di uomini veri e coraggiosi.

Tanto coraggiosi che hanno dovuto scioperare per farsi pagare un minima parte degli straordinari accumulati. Eh già lo Stato lotta contro la criminalità organizzata. I.M.D. e i suoi colleghi passano mesi e mesi fuori da casa, poi tornano e non hanno neanche gli straordinari pagati! Applausi. Compriamo questo libro, paghiamoli noi gli straordinari.

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