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La favola del gabbiano bestemmiatore: Mauxa.com

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Il mondo del graphic novel 2014 propone ai lettori la “Favola del Gabbiano bestemmiatore” in un accattivante volumetto a colori rilasciato dalla casa editrice Lavieri. Trentasei pagine di fumetti, realizzati grazie al genio di due artisti contemporanei: lo scrittore e giornalista Sergio Nazzaro, nativo di Uster, in Svizzera, ed il disegnatore romano Giancarlo Caracuzzo. Protagonisti di un sodalizio artistico di forte valore, entrambi hanno riconfermato i loro talenti nel confezionare un’opera scorrevole, singolare e poetica. Una chicca d’autore per la vostra biblioteca!

Al centro della storia raccontata nella “Favola del Gabbiano bestemmiatore”c’è un uccello speciale, che solo in apparenza è come tutti gli altri, con due zampe, due possenti ali ed un gigantesco becco. L’animale infatti ha una peculiarità tanto insolita quanto disdicevole: bestemmia con accanimento. Non però contro la natura, contro la sorte o contro Dio. È abituato ad ammirare il mare e a ripetere una triste invettiva contro sé stesso fatta di tre parole: “Mannaggia a me”. Stessi vocaboli che dice ancora mentre vola inquieto fra gli spazi sconfinati del cielo e quelli più marcatamente delineati della terra, tra colline colme di uliveti e spiagge piene di flora e minerali.

Il gabbiano della narrazione così si denigra, seguendo l’impulso di un’aggressività retroflessa che lo porta a ritorcersi addosso i propri sentimenti negativi. E lo fa talmente tanto che, al fine d’arginare la spiacevole situazione, tre divinità risolvono d’incontrarsi per valutare un’azione da compiersi di comune accordo: il dio dei musulmani, quello dei cristiani e quello degli ebrei. Cosa deciderà la sovrumana triade? Come si può salvare qualcuno da sé stesso? Il male che ci si autoinfligge che senso ha? Ma, soprattutto, come può tramutarsi in altro dando luogo ad alcunché di positivo?

Se la lettura di una favola risulta volta a scoprirne la morale per comprendere in quale maniera migliorare se stessi, le proprie relazioni con il prossimo e con l’esistenza, la “Favola del Gabbiano bestemmiatore” ha molto da insegnare a quanti vi si accostano. Per pubblicizzarla ne sono state estratte due frasi, molto poetiche: “Ricordami amore mio, nelle nuvole del cielo, nelle foglie degli alberi, negli occhi degli innamorati. Se saprai fare questo sarò ancora nei tuoi occhi”. Uno slogan che sa tutto di sentimento e nostalgia.

Lavieri si è già distinta in passato nel settore fumetto, editando ad esempio le serie “Voli Radenti”, “Montecristo” e “Kastrato” dell’artista greco Arkas, inconfondibile per il grosso naso che ne caratterizza i personaggi e per l’ironia assai sferzante che veicola la sua capacità d’analizzare intelletto e società umana. Nel 2008 ha inaugurato la collana “Olio”, cominciando a collaborare con Davide Pascutti e Gianluca Maconi, rispettivamente tramite i titoli “Pioggia” e “Yggdrasill: l’albero della vita e Monkey Business”, prima uscita dedicata alla trasposizione di un romanzo cinese.

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