Il blog di letture libri.tempoxme.it mi ha chiesto di elencare 10 motivi per NON leggere il mio libro Castel Volturno (Einaudi). Un gioco, ma serio, molto serio. E i motivi sono undici.
1) Perché si narrano fatti reali, veri, accertati. Chi cerca una realtà romanzata, una supposizione, un’opinione, beh non troverà nulla. Ma solo realtà.
2) Non si usano tanti aggettivi, non si fanno giri di parole, non si cerca l’effetto della parola. Soprattutto non si fa marketing del dolore, non si specula sul sangue dei morti o sul dolore dei viventi.
3) Perché Nazzaro vuole male ai suoi lettori, li agita, li riempie di pensieri terribili. Vuole male ai suoi lettori perchè li rispetta, quindi sono bandite le cazzate e le carezze consolatorie e si narra di un quotidiano duro senza pietà per la sensibilità di chi legge.
4) Perché chi vuole solo il sangue, le indagini, trova anche speranza, quella vera. Ci sono soluzioni, non dello scrittore, ma di chi opera ogni giorno sul campo e crea una vita, anche economica, diversa.
5) Non è un libro per iperboli o per la celebrazione dello scrittore, anzi se lo cercate nelle pagine, non lo trovate. In compenso troverete tante altre persone più interessanti.
6) Non leggetelo se pensate che non sapete dove sta Castel Volturno e non è così importante nella geografia dei problemi che vi riguardano. Tanto, quanto meno ve lo aspettate, la realtà entrerà anche nelle vostre case. Senza bussare, ovviamente.
7) Perché ogni volta che andrete a farvi il bagno a mare, penserete a tutti i migranti morti affogati o uccisi per sacrifici umani.
8) Non leggete questo libro perché poi non potete tornare più indietro. Sarete inquieti, angosciati, ma anche più solidali quando vedrete una faccia nera per strada che chiede 1 euro di elemosina o vi vuole vendere un calzino.
9) Perché non è un libro per uomini, ma soprattutto per le donne, per il loro grido di dolore e di sfruttamento.
10) Non è consigliabile questa lettura a tutti coloro che mandano due euro via SMS per il telethon, e poi sanno essere cinici voltando la faccia per non vedere i reali problemi che poi sono il solo riflesso di noi stessi.
11) Non è un libro di solo mafie, camorre, criminalità organizzata ma di persone umane, dolenti e che cercano di reagire.