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D di Repubblica: Dubai breve guida

Grattacieli babelici e chioschetti per kebab leggendari. Locali 100% global e ignoti percorsi fuori città. Edifici religiosi politically correct e collezioni d’auto. La doppia anima della città che, in Medio Oriente, fa scuola d’Occidente. Per approfondire leggi anche Dubai Confidential  

Più su del cielo Burj Dubai, Downtown Luogo dei primati il Burj Dubai: la costruzione più alta al mondo (ancora non se ne conosce l’altezza definitiva, perché si vuole arrivare dove mai prima). Vederlo da sotto e comprenderne la portata storica, toglie il fiato. Giorgio Armani ne curerà gli interni.
 
Alta densità Dubai Creek, il porto Un’insenatura di mare che entra per molti chilometri nella città. Il Creek è stato il primo cuore pulsante dell’economia emiratina. Oggi è luogo affollatissimo di merci, barche, uomini. Le navi sulla rotta Dubai-Iran ammassano sacchi di spezie e frigoriferi indiani, televisori, piccoli camion e auto. Ogni spazio vuoto viene riempito all’inverosimile. 24h su 24.
 
Notti magiche Buddha Bar Dubai, Grosvenor House. Una cucina di altissima qualità e un’atmosfera che sorprende: tutto si moltiplica per dieci. Il Buddha Bar agita le notti arabe vip, tra musica e acrobazie con il fuoco, mentre si ordina incessantemente da bere. Da vivere per tutta la notte.
 
Culto aperto: Abu Dhabi Grand Mosque, tra Airport Road & Zayed Road St. Mary’s Church. Terza in ordine di grandezza nella lista dei luoghi sacri dell’Islam. Imponente ed elegante sotto il profilo architettonico, la moschea è aperta a tutti. Voluta dal padre fondatore degli Emirati Arabi, lo sceicco Zayed Bin Sultan Al-Nahayan, è luogo d’incontro tra diverse culture e religoni. Lo dimostra la presenza serena della chiesa cattolica di St. Mary.
 
Take it away Dubai, Beniyas Street. Non esistono solo catene di fast food o grandi ristoranti internazionali, ma tanti piccoli chioschi. Per trovare il migliore bisogna avere pazienza e uno stomaco forte. Chi resiste sarà premiato con i kebab del minuscolo chiosco di Ansar, emigrato dal Pakistan più di 15 anni fa. Segreto? Meno spezie possibili, anzi quelle indispensabili. Semplice e leggero (o quasi).
 
Mercati generali Dubai, Old Souq Deira. Il souq evoca magia, confusione, il senso dell’Oriente. Il vecchio souq di Dubai si divide tra spezie e oro, e quello nascosto, poco, della contraffazione. La moda orientale strizza l’occhio all’Occidente e propone le grandi marche di borse, orologi, accessori. Ideale per turisti poco obbedienti alle mappe.
 
La strada e il nulla Dubai, appena fuori città Il deserto. L’altra faccia di Dubai. Le costruzioni sembrano voler cancellare la sostanza primordiale di questa metropoli. Eppure, basta un angolo di terra, non costruito, e la sabbia reclama la sua presenza. Il percorso più affascinante è la strada per Muscat. Pochi chilometri e il lusso di Dubai è già un ricordo.
 
Onde artificiali Burj Al Arab. L’hotel più lussuoso al mondo, dicono. Sarà vero? Per alcuni è affascinante, per altri di pessimo gusto. La geometria interna lascia attoniti. Impossibile, in ogni caso, sottrarsi a una visita alla Vela di Dubai. Accesso riservato agli ospiti dell’hotel o a chi prenota una cena sul fondo del mare.
 
Garage collection Strada che conduce alla Liwa Oasis, al confine con l’Arabia Saudita Niente sito web, nessuna indicazione, per ora, nelle guide turistiche. È un museo dedicato alle auto, il garage privato dello sceicco Al Nahyan. Oltre 200 tipi di veicoli, perché non tutte si possono definire macchine.
 
Gondola style Waterboats Art Zone. Per attraversare il Creek da una parte all’altra ci sono piccoli traghetti, dotati, a onor del lusso, di aria condizionata. Si attraversa il breve tratto di mare insieme a operai e marinai, come si faceva 50 anni fa. Mini esperienza da vivere.
 
L’arte dell’acquisto Deira, qualsiasi negozio. Sono gli indiani ad avere la migliore qualità di stoffe del Medio Oriente. Dalla pashmina alla seta, dai colori vivaci a quelli più sommessi. Qui si ordinano le stoffe prima del viaggio alla Mecca. Prezzi variabili ma sempre da contrattare, fino all’ultimo respiro.
 
Lungomare & vip Dubai Marina. Ormai è il luogo simbolo della metropoli mediorientale. Dai ristoranti ai nightclub, dalle case di lusso al molo per yacht, Dubai Marina è l’emblema della realizzazione del sogno modernizzatore. Luogo sempre vivo e affollato, bello attendere il tramonto seduti tranquilli al club. E spuntano anche farmacia e supermercato. Perché i veri comfort non bastano mai.
 
D di Repubblica/Casa 13 settembre 2008
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