Di mozzarella, lavoro e cemento in spiaggia: Mondragone

Di mozzarella, lavoro e cemento in spiaggia: una risposta al Corriere della Sera.
Mondragone si trova, recentemente, al centro di osservazioni giornalistiche: da una parte la storia di una donna abbandonata a se stessa e dall’altra la figlia di una bidella che lavora a nero. Nel frattempo sequestrano il centro commerciale Jambo perché lavatrice per il clan dei casalesi. Tutto risaputo, si potrebbe dire per chi vive nelle nostre terre. L’articolo di Fubini, con ironia e provocazione, pone una domanda tra le righe: se a Mondragone il lavoro è sottopagato perché non si investe al Sud? Se le paghe sono quelle dei lavoratori cinesi sfruttati, perché i container non prendono la Nola Villa Literno invece che la strada dell’Oceano Indiano? Si potrebbe rispondere che lì non c’è legge e regolamentazione, come se da noi ci fosse. Il caffè servito da quella ragazza sfruttata, quante persone lo bevono? Eppure nessuno sa, vede, osserva e neanche domanda. Se fossero solo i bar con lavoratori sfruttati! Sono alla stessa stregua gli studi medici, quelli dei geometri e degli architetti, panettieri e ferramenta, sale scommesse e mercerie, pizzerie e caseifici: in fin dei conti il risparmio è trasversale, perché conta più della qualità e del futuro, soprattutto dei giovani. Perché in fin dei conti i “datori di lavoro” pensano a costruirsi casa e comprare un’auto nuova, non importa che i loro dipendenti non potranno mai farlo. Agiscono e si muovono come la camorra i “datori di lavoro”. Sfruttano e uccidono, la speranza, la giustizia. Prima c’era la camorra a cui dare tutte le colpe. Oggi che ci sono solo pochi violenti che sono pentiti prima ancora di delinquere, rimane una classe imprenditoriale, piccolo borghese che dello sfruttamento non sente l’odore, calpestando qualsivoglia regola. Prima la camorra, poi la crisi economica, uno sfruttato ci deve pur essere. Sono tutti così? Ovviamente no, ma chi non si adegua perde fette di terreno perché gli altri risparmiano e guadagnano. Sfugge la questione principale, ma come mai nessuno controlla e sanziona? Oppure crediamo che nel nostro paese Mondragone ci sia un’economia così florida che permette contratti regolari in ogni esercizio commerciale, negozio, impresa, studio professionale? Ecco, i controllori mancano, non si accorgono, dormono sonni sereni. Tutto è lecito nel paese che non ha mai riparato la strada per la stazione, ma ti organizza i cantanti neomelodici, nessuno vede, anche se colano nel 2015 cemento sulla spiaggia. Sarà sicuramente tutto in regola, nessun dubbio, ma colare cemento sulla spiaggia è intelligente? No, ed è evidente tanto quanto è criminale sfruttare il lavoro di una ragazza per 11 ore e sottopagarla. L’importante è dire che lì c’è la camorra, che è il povero Sud, poi i cittadini fanno come cazzo gli pare, non tocca a loro lo sfruttamento, per adesso. Passa la camorra, passa la crisi e rimangono gli indifferenti.