Siamo un paese di razzisti? Non credo proprio. E allora perché continuano a sbarcare clandestini sulle nostre coste? Forse, perché hanno saputo, o visto i filippini aggirarsi nei quartieri migliori di Roma, Milano, Torino. Eh già, strano a dirsi, ma i nostri extracomunitari non si possono proprio lamentare. Li vedi passeggiare nei quartieri migliori, con tanto di cane al guinzaglio, buoni samaritani accompagnano anche gli anziani per strada. Li vedi veramente solo nei quartieri più chic, e poi si lamentano anche. Non si sta male in Italia, anzi, abbiamo anche tanti militari per le nostre strade. Non se ne parla più. Eppure loro stanno lì. In tuta mimetica, a consegnare un immagine di sicurezza nel nostro vivere quotidiano. E cosa dire delle mille e più camionette blindate che stazionano in ogni angolo? Poi qualcuno recita sempre il rosario che la sicurezza non c’è in questo paese. Qualcuno suppone che le nostre forze dell’ordine non hanno i denari per camminare con le macchine di servizio. Forse è per questo che stanno fermi in tutti gli angoli delle città, e che Roma è più presidiata di Napoli? E’ per questo che trasmettendo sempre e comunque immagini di ricchezza facile e finto porno in TV le nostre coste si affollano, o sarà per i filippini citati sopra? E se così non fosse, beh allora possiamo affermare che la crisi non ci tocca. Ci sono così tanti immigrati a badare alle nostre case, ai nostri cani, alle nostre piante, che non possiamo parlare di crisi! Quindi ha ragione il premier quando dice che in giro ci sono disfattisti. Eh già. Loro hanno saputo fare un bel congresso, tante luci e colori. La sinistra, neanche la sostanza. Smarriti ad indicare realtà inesistenti. Certo non votano per la sfiducia contro Nicola Cosentino sotto segretario al centro di molti verbali che lo indicano contiguo alla camorra, ma poi predicano che il mondo deve cambiare. Applaudiamo oggi un giovane e domani un altro. Ci dilettiamo con le particelle atomiche della sinistra estrema, che si sdoppiano di personalità pur di non essere d’accordo con se stessi. Alla fine sembra che Pino Maniaci, giornalista antimafia, eserciti abusivamente la professione perché non ha il tesserino. Però, abbiamo i filippini che sorridono nel nostro paese.