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Guida di Napoli per turisti borderline

per turisti borderline

Una nuova guida turistica per Napoli per turisti borderline. Un’idea dello scrittore Alessandro Esposito. Un libro che si scarica aggratis.


GARIGLIANO NOW 

“Mi piace l’odore della frittura di paranza appena sveglio”. Guardo Marcello. Colazione classica: cornetto e cappuccino. Dopo un paio d’ore, una fritturina tanto per gradire. Garigliano, fiume del confine tra la regione Lazio e la Campania. Siamo nel mezzo del fiume. Il motore non fa un rumore, ovvio è elettrico. “bello eh?” Davanti a miei occhi una parete di cemento immensa, le mura di contenimento della Centrale Nucleare del Garigliano. Come sono arrivato qui, perché è toccato a me. Viaggio, ma solo in business, dove le noccioline sono mixate e libanesi, lo champagne non si paga e il sedile si sdraia a letto con schermo 13 pollici a colori. Chi non ha viaggiato business non sa cosa si è perso. Non senti la puzza d’ascella del vicino che fa l’emigrante fino a Sydney, e si carica 25 ore di fetenti puzze addosso. Anyway, in mezzo al fiume: “ci sono radiazioni?”. Marcello mi guarda, barba nera, pelato, scuro di pelle, un fottuto pirata meridionale con sorriso: Assolutamente no, ormai è tutto finito da decenni, anzi la stanno rimettendo in sicurezza, affascinante da osservare ma non fa più male a nessuno”. In mezzo al fiume, sigaretta in bocca, Amaro del Capo per digerire la triglia del mattino.

“Uè boss, ho bisogno di un tuo pezzo”.

Quando Esposito comincia così le sue telefonate, te lo sta mettendo nel culo con grazia. Ti liscia l’ego, ti fa sentire importante e la pronuncia di boss è arrapante, ti fa veramente sentire che sei tu un masto della situazione. Ma la fregatura è dietro l’angolo.

“Che vuoi Esposito, quale idea geniale hai questa volta?”

“Senti voglio fare una guida altra di Napoli della Campania, una guida per viaggiatori curiosi, un fatto serio ma divertente”.

“Quindi che cosa c’entro io”

“Ma tu sei il boss,non mi puoi lasciare a piedi, mi devi scrivere un fatto dei tuoi esagerato, bello assai”.

“Mi stai fottendo Esposito!”

“Uee frà lo sai che ti voglio bene”.

Ecco la fregatura, la gioca sull’amore ricchiopardesco che ci lega. E sono con le pacche nell’acqua. Letterale. Chiamo Marcello, marinaio e filosofo che si schiera dalla parte del Delitto piuttosto che quella del Castigo.

“Vedi la teoria dell’amore della mezza mela, delle ali dell’angelo a metà sono cazzate. L’amore sono due ciottoli, non combaciano mica, ma l’acqua, il tempo li fa sfregare, e qualche somiglianza, dopo decenni la si può vedere”. Marcello mi indica i ciottoli del Garigliano. Chi pensa che il Sud sia solo merda e sangue, sbaglia. Il Garigliano ha acque trasparenti e si vedono le pietre sul fondo. Sono sceso da Roma per Esposito. Almeno ho viaggiato in business sul mio motofurgone d’annata: sedili in pelle, impianto neomelodico veramente serio e cambio automatico. Come arrivi davanti alla palla della centrale del nucleare del Garigliano da Roma? Semplice, non accendere il Tom Tom e ascolta bene. Prendi Eur, tira dritto, uno schizzo di Pontina, via sul GRA, o’raccord’, e metti giù il pedale e tira a sportellate. Quando vedi Napoli, svolta a destra. Stai a Roma Sud, o’frà. Tira diritto e stai accorto ai Tutor. Poi innesto A1, e li spadroneggia con l’acceleratore. Dopo 80 chilometri direzione Napoli sulla A1 esci al casello di Cassino, paghi e giri a destra, sempre dritto e sbatti in faccia al mare. Poco prima id sbattere in faccia al mare, giri a sinistra. Vicino all’anfiteatro romano di Minturno senti odore di barche, superi il ponte, ce ne sta anche uno borbonico, tanto per capire di che storia siamo fatti. Appena superi il ponte, gira a sinistra e sei davanti a Lizard: barca elettrica, ma completamente elettrica costruita dai cantieri Serra, Marcello è il figlio del proprietario e l’ideatore del mezzo acquatico. “Mio padre non sa nuotare”. Guardo Marcello stupito, ma che cazzo stai a dì fratè? Nella mia mente non posso crederci, costruisci barche e non sai nuotare. La barca dondola pigramente come un vascello del maestro Battiato. Ci sono menti nella vita in cui non hai voglia di ascoltare le grandi verità del cosmo. “Eh sì, ma è anche meglio, perché mio padre siccome non sa nuotare per forza ti costruisce barche perfette”. La logica meridionale non fa una piega. Lizard, uno di quei progetti che non ti aspetti. Ormeggiata alla foce del Garigliano, immenso delta di verde e blu, è un progetto che stanno studiando in molti. Lo so, hanno già fatto tante barche elettriche, o troppo care o solo a chiacchiere. Lizard te la puoi accattare a un prezzo ragionevole, ha sette metri e spazio per 8 persone. Senza pagare una minchia di benzina o diesel. E così eccomi qua, nel fiume Garigliano, davanti alla centrale Nucleare, con una paranza in digestione, l’acqua trasparente sotto i piedi e un marinaio che sa di persona intelligente assai.

Comincia il viaggio.

sud: ogni strada è mare
sud: ogni strada è mare (foto Sergio Nazzaro)
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