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La strage di San Gennaro: Sky Crime

La strage di San Gennaro, nota anche come la strage di Castelvolturno, è stato un orribile episodio di violenza avvenuto il 18 settembre 2008 nella cittadina campana. Causando la tragica morte di Antonio Ciliento, sospettato di collaborare con le forze dell’ordine, e di sei innocenti immigrati africani, questo efferato episodio di cronaca è al centro della produzione originale LA STRAGE DI SAN GENNAROin esclusiva su Sky Crime il 30 gennaio alle 21.05 (canale 116 di Sky, 113 su Sky Glass e in streaming su NOW).

Sinossi – 18 settembre 2008, ore 19:55. È un giovedì sera di fine estate. Il popolo dei tifosi azzurri attende con trepidazione il fischio d’inizio di Napoli-Benfica la partita d’andata del primo turno di Coppa Uefa. A Napoli, in via Duomo, tutto è pronto per celebrare, da lì a poche ore, il miracolo di santo patrono. A Castel Volturno, nella frazione di Baia Verde, un uomo di 53 anni, Antonio Ciliento, è in attesa di clienti nella sala giochi che gestisce. A entrare sono in quattro. Quattro sicari che gli esplodono contro 60 colpi da tre diverse armi da guerra. Settanta minuti dopo gli stessi uomini piombano all’interno di una sartoria etnica gestita da africani di Lago Patria: l’Ob Ob Exotic Fashion. A terra restano sei corpi inermi e 128 bossoli. La sera della strage di San Gennaro è il fil rouge di un racconto-diario fatto da un giornalista che ha scelto di confrontarsi con una realtà dove il disagio non è un concetto astratto, ma reale. Come i sette morti di una mattanza dimenticata, dai “bianchi” e, paradossalmente, dagli stessi “neri”.

Il docufilm narra la brutale realtà della camorra e delle dinamiche criminali locali. Gli immigrati africani, estranei a qualsiasi attività criminale, sono stati vittime di un agghiacciante assassinio perpetrato da quattro sicari, che hanno sparato loro ben 60 colpi provenienti da tre diverse armi da guerra.

A raccontare i fatti di cronaca e a tracciare un ampio quadro socio-culturale sono intervenuti, tra gli altri: VINCENZO AMMALIATO, giornalista, al tempo corrispondente del “Mattino” di Napoli, tra i primi ad arrivare sul luogo della strage; ELISABETH SIRIBOUR, parrucchiera di origini africane, la cui attività era limitrofa alla sartoria della strage, e che quindi conosceva personalmente le vittime dell’agguato; CESARE SIRIGNANO, che ai tempi della stagione stragista di Setola era Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e che ha ricoperto il ruolo di PM durante il processo della strage; LIANA NESTA, avvocato difensore della famiglia di Joseph Ayimbora, unico sopravvissuto all’agguato e testimone chiave durante il processo; ADAM MAHMOUD, rappresentante della comunità ghanese di Napoli e dintorni, che ebbe un ruolo fondamentale come mediatore tra la comunità africana e quella italiana; SERGIO NAZZARO, giornalista e scrittore, esperto di criminalità organizzata e mafie straniere, voce di grande spicco per il racconto delle dinamiche del territorio e per un’ argomentata riflessione sui fatti narrati.

LA STRAGE DI SAN GENNARO si concentra sulla testimonianza cruciale di Joseph Ayimbora, unico sopravvissuto alla strage che, nonostante le ferite gravi, ha contribuito a smascherare gli autori materiali (morirà poi nel 2012 a causa di un aneurisma cerebrale). La sua storia, insieme alla protesta della comunità ghanese e nigeriana, rappresenta un episodio unico nella storia italiana, evidenziando la forza e il coraggio di una comunità che chiede giustizia di fronte al terrore. Tra gli intervistati, il giornalista de Il Mattino, Vincenzo Ammaliato, e il giornalista d’inchiesta Sergio Nazzaro.

Il docufilm LA STRAGE DI SAN GENNARO è prodotto da Briciolafilm per A+ E Networks Italia, scritto da Carlo Altinier e Stefania Colletta, con Alberto De Angelis come produttore esecutivo e Nicola Prosatore come produttore creativo. Con i repertori originali di Romano Montesarchio. Regia di Matteo Lena.

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