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Querela Bettini: grazie per la solidarietà

Non posso che essere riconoscente per la solidarietà e l’attenzione che la querela di Goffredo Bettini ha suscitato nei miei confronti  qui di seguito alcuni interventi.

(grazie a tutti gli amici, i vignettisti, i colleghi giornalisti, la redazione di Emme e alla simpatia (vera! niente sfottò) della Procura della Repubblica di Roma. Non per dire, ma questa querela ha fatto sì che mi chiamasse Concita De Gregorio, e se non sono soddisfazioni queste!)

ricevo da Mauro Biani

“La notizia fa girare la testa: il braccio destro di Veltroni sembrava un orpello inutile buono solo per l’onanismo, e oggi scopriamo che non solo funziona, ma è anche in grado di scrivere querele. Un braccio davvero versatile.

Il “braccio di ferro” in questione è Goffredo Bettini, una delle ostetriche che ha fatto nascere il primo esecutivo del PD come “Coordinatore Fase Costituente” e che si è incazzato per un testo di Sergio Nazzaro, autore satirico del compianto inserto “Emme”, chiuso dai vertici PD perché non capivano le battute e il partito non voleva pagare le lezioni private.

Nel pezzo in questione, il fantomatico “Dj Carnival”, speaker camorrista della famigerata “Radio Sistema”, trasmette da un tunnel e racconta degli ultimi botti dopo Capodanno. A un certo punto telefona un certo Bettini, dal nome non meglio precisato, e nasce un rapido scambio di battute: “Pronto Dj, sono Bettini, ma è vero che ci stanno i resti del cenone?”. La risposta del Dj è perentoria: “Si e anche i resti di Roma che ti sei magnato!”.

La prima osservazione e’ sul metodo: caro Bettini, visto che a Roma col tuo cognome ce ne sono tanti, non pensi che questa querela riveli una certa coda di paglia? L’elenco telefonico della capitale conta 57 Bettini, e puo’ essere che qualcuno di loro abbia svolto incarichi pubblici e di conseguenza mangiato grazie al denaro dei contribuenti: non pensi che se tu sei l’unico a incazzarti tra tutti i 57 Bettini di Roma il tuo gesto possa essere malignamente interpretato come un codone di paglia da Guinness dei primati?

Secondo interrogativo: finora eri un oscuro e sconosciuto funzionario di partito, e ti eri saggiamente tenuto lontano dalla ribalta delle cronache: non hai pensato che nell’era della rete una querela a un satiro avrebbe innescato una serie di reazioni a catena che avrebbero reso ancora piu’ noto e pubblicizzato il testo che ti ha fatto incazzare? Quante persone fino ad oggi ignare della tua esistenza scopriranno grazie alla tua avventata querela che il nome Bettini non va associato all’atto di mangiare, pena un denuncione tra capo e collo? Io manco sapevo chi eri fino all’esplosione di questo casino…

E non credi che di fronte alla pubblicità innescata dalla tua azione legale saranno in molti a pensare che in fin dei conti dietro quel testo c’era un fondo di verità, non fosse altro che per una banale questione di statistica? Le denunce, le querele e le cause civili, infatti, nel 99% dei casi sono lo strumento utilizzato dai potenti intrallazzoni per imbavagliare chi dice la verità su di loro. Poi c’è la gente onesta come te che denuncia per difendere la propria onestà da maligni attacchi strumentali, ma renditi conto che voi onesti siete delle mosche bianche, e gli onesti che hanno abbastanza soldi per sguinzagliare avvocati sono ancora piu’ rari. Normalmente la gente appena vede uno che querela e’ subito portata a pensare che la ragione ce l’ha il querelato.

Insomma, non hai pensato a tutte queste cose prima di chiamare l’avvocato? Non ti sei consultato con D’Alema, che dopo aver querelato Forattini si è ritrovato impelagato in uno dei peggiori sputtanamenti della sua carriera e col senno di poi forse oggi lascerebbe correre? Pensaci bene: il modo migliore per dimostrare che sei una persona per bene è ritirare questa querela. Solo così potrai prendere davvero le distanze dal malaffare e da quelle persone in malafede che portano in tribunale i giullari di corte per continuare a fare i loro comodi. Dai su, in fin dei conti si scherzava, no? O sta’ a vedere che quelli di Emme scherzando scherzando ci avevano preso davvero?”.

Il Corriere del Mezzogiorno riprende la notizia

Francesca Fornario (sostituta di Vauro nella puntata riparatrice di Anno Zero)  su Il Salvagente: Non è un problema di destra, o di Berlusconi. Il premier non ha nessun bisogno di togliersi dai piedi Vauro.  La sinistra ha fatto la stessa cosa con Goffredo Bettini, braccio destro di Veltroni. Che ha querelato pochi giorni fa Sergio Nazzaro per una vignetta apparsa su Emme, supplemento dell’Unità. C’è ancora libertà di espressione?

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