Castelvolturno, sette mesi dopo la strage di San Gennaro. La sera del diciotto settembre 2008, i Casalesi uccidono Antonio Celiento, gestore di una sala giochi, con numerosi precedenti penali. Gli sparano addosso sessanta proiettili. Venti minuti dopo, altri centocinquanta proiettili massacrano sei immigrati di colore: tre ghanesi, due liberiani, un togolese.
Ospiti in studio: lo scrittore Sergio Nazzaro e padre Giorgio Poletti, missionario comboniano a Castelvolturno. Di Valeria Coiante Il 9 Novembre scorso la cantante sudafricana Miriam Makeba muore su un palcoscenico che l’aveva vista esibirsi per l’ultima volta nel suo più grande successo, la canzone “Pata Pata”. Quel palcoscenico era lontano migliaia di chilometri dalla...
Castel Volturno, una settimana dopo: le macchine della rivolta, degli uccisi sono ancora fuori il negozio. I vetri a terra, segni dei proiettili. Una donna di colore guarda le foto e sembra pregare incredula e disperata. Sui fogli bianchi attaccati ai muri, vicino alle immagini degli ammazzati, le preghiere coraniche
Ancora una strage. Sette morti: sei extracomunitari e un italiano. Non è la prima non sarà l’ultima. Nel 1990, a Pescopagano, furono ammazzate cinque persone e ferite sei. Il clan dei La Torre ridisegnava la mappa dello spaccio con le sue zone interdette. Oggi lo fanno i Casalesi. Il titoli dei giornali sono interessanti: far...