The Orange Beach sono Paolo Broccoli Guitars & Vocals, Agostino Pagliaro Bass & Vocals, Maurizio Conte Drums & Percussions (etichetta Second Shimmy, produttore Kramer)
introduzione: DO YOU FUZZ OR NOT?
Questa è al musica del demonio. Sempre saputo. Odio i giovani dal 1973. Ed anche il rockenroll. Sempre dal 1973. Cioè da quando sono nato. Aria di festa, confusione, batteria, basso e chitarra. Birra, alcol, forse sesso. Quando capita. Questo è quanto per la musica dei The Orange Beach. Perché mi ritrovo a scrivere le note per questo Fuzz You? Giusta domanda. Me lo hanno chiesto. Non pagato. Perché la scrittura come il rockenroll vero non è pagata molto, anzi un cazzo. Ma lo faremmo anche gratis. Perché viviamo e ci piace non solo pensarlo, ma farlo, scriverlo, suonarlo. Altra domanda, perché scrivo io queste righe che non so fare neanche le scale di casa, e non so che cosa sia la storia del pentagramma? Perché non volevano un critico musicale, cioè uno che non è capace di suonare ma solo di scrivere male di qualcuno che riesce a farla per davvero la musica del demonio. Io che amo Julio Iglesias, sono qui. Mi hanno detto che qualcosa assomiglia al suo sound. Non ne sono convinto. Ma è una festa questo disco. Una gran bella festa. Ma io non vado mai alle feste. The Orange Beach sono la provincia del suono, tanto per capire bene la malinconia di alcuni brani. Provincia intesa come ricerca e spostamento di confini. Non come categoria ultima. E si sa, lontano dai controlli della città, le feste sono più argute, più scatenate, più alla ricerca. A chi assomiglia cosa? Eh già, un suono, come un libro devono assomigliare a qualcosa di già fatto, altrimenti come lo si fa a catalogare? Beh, fottetevi. Questa è roba senza categoria. Anzi no è rockenroll. Che ci possiamo fare? Metterci l’orecchio. Poi se vuoi salta. Ma prima di farlo, posa il bicchiere di birra. Come per The Orange Beach, non si spreca nulla. E se proprio devi: vivi. Non può che farti bene. Fuzz You!….
B-Side English Text
Well, I’m not going to translate what I wrote in English. I’m too lazy. And moreover seems that you English reader are the ones that knows how to make money with rockenroll. Yup, we got a little issue in Italy. We just know how to sing in Italian, so we can’t sell more than that. You sell, because you sing in English. Sometime happen that some Italian music is worldwide, just because you misunderstood and suppose is Spanish. Well, this is going to be the soundtrack of some cool movie, very soon. And so remember the name, because will be soon something to talk about. Anyway I will translate something from my Italian introduction: I hate young people since 1973, and as well rockenroll. Too much happiness, too much life. And this one is going to be the real evil rockenroll. And I tell you also, that I’m don’t understand a fuck about music. They are my friends, well so called friends and they forced me to listen. And I’m getting fun right now. Better said, getting drunk. So can you imagine someone here in Italy that will appreciate this music and will push my rocker friends in the stardom? Not really. So you English or American speaker that just by chance got reading these lines, this is the new rockenroll in town. Would you like to make something special about it? Well, first of all listen. Already did? Told you, mate, that the sound is special. Don’t ask me nothing, I just listen Julio Iglesias, as my mother did. What we can do about? These guys are nice, quit crazy and never start a talk with them: they will end up drinking and fuzzing you around all the time. They don’t believe themselves the biggest and hottest music around. They are. And you don’t believe it, they will bribe you with the most amazing porno magazine collection of all time. We live in Italy, yeah I already know what why you are laughing, but do a favor to yourself, take seriously the courage of this music. Otherwise, Fuzz You!