ombra, ombra governo che tromba
Tonino&Pasquale, la coppia di camorra più retrò e amena del nuovo millennio si scrutano Pasquale:” Ci vogliono fottere il lavoro compà!”. Pasquale li guarda dal tunnel di cimeli sovietici ammucchiati nel garage del cdr: “Il più grande padrino di sempre, Peppino O’Stalin aveva ragione, strozzinista revisionista e così Faustuccio è andato a fondo, mò o’cascimir’ come se lo compra? Non ci devono mai provare a mettersi contro annoi. Vabbuò che lui non lo hai mai fatto e manco ci capiva niente, però ha tradito l’AKquaranta7. Ora tocca a Uolter, il gobierno ombra siamo noi, da sempre. Ombra mò, stiamo un poco nascosti dietro a Marcellino pane e mafia. A fatica nun se perde tranquilli, dichiaro aperta la seduta”.
Intorno ad un tavolo Ikea falso, che si risparmia assai di più, si apre il primo cdm in un cdr dove siedono tutti i criminali nullafacenti e nullafetenti d’Italì. I calabresi assunti allo stesso grado dei qeidisti, i neri anche loro definiti mafiosi made in Italie, i Gialli che spacciano accendino a forma di fiaccola olimpica, i russikossovaroserbi incrocio genetico di ultrabastardi. Pasquale prende la parola: “Il lavoro non lo perde nessuno, diciamo che ci mettiamo un poco arriposo noi perché tanto fanno un poco loro, ma tutto rimane come apprima: i Negri si occupano del ministero della droga, i Gialli della sanità fasulla, gli Afgani con l’esercito nostro dello spaccio, i Russi si occupano dell’estrazione dei morti, i colombiani rapporto stato&chiesa sniffa&estasi, tutti ok?”.
“E voi Traide che fate?”.
“A noi purtroppo ci tocca un lavoro vero a progetto, portasacchetti dei sottosegretari”.
Tonino&Pasquale, la coppia più demodè della camorra prende la parola: “Sono finiti i tempi dell’infiltrazione, da oggi ci tocca lavorare alla luce del sole, a casa nostra, mannaggia a vita nostra!”.