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Valogno Borgo d’Arte

Il piccolo documentario su Valogno Borgo d’Arte, realizzato per Fanpage.it con la sapiente regia di Peppe Pace. O per meglio dire l’omaggio a Valogno (Caserta), al suo essere Borgo d’Arte, alla sua gente e alla loro visione della vita, della realtà, del Sud: “fatevi rubare il tempo”.

Il Sud è non conoscenza anche di chi lo vive. In cerca di luoghi lontani ti ritrovi poi a conoscere un paese, Valogno che dista solo qualche chilometro da casa. 
 
Ormai lo chiamano borgo dei murales, da 600 abitanti di qualche decennio fa, ormai se ne contano solo un centinaio di abitanti. La desertificazione del Sud. Un vecchio amico del liceo mi indirizza da Giovanni Casale e Dora Mesolella. Stanno ricostruendo pietra dopo pietra il paese.
 
I murales sono storie e sentimenti, semina di un raccolto che verrà. Busso alla porta di Giovanni e da li in poi si aprirà un mondo di conoscenze impreviste. “Prima mi facevo pagare il tempo, oggi me lo faccio rubare da persone come te che bussano alla mia porta”.
 
Ha tre figli ed una visione con orizzonti infiniti. Sua e della moglie Dora l’idea di disegnare il paese. Di far diventare ognuno custode di mura aperte. Un pomeriggio al Sud, vicino casa, dove i portoni si aprono e si visitano case, racconti ed esperienze.Zio Raffaele racconta gli antichi strumenti del lavoro in campagna, una signora invece racconta come un murales abbia agitato i vicini perché rappresentava una finestra aperta: voleva chiamare i vigili.
 
“Riconoscersi, ricordarsi, contaminarsi. Cerchiamo solo di fare questo. Ho lasciato Roma perché qui c’è da fare. C’è memoria che va custodita. E se la gente torna a bussare ai portoni per conoscersi, per chiedere la storia di un disegno significa che stiamo seminando bene”.Quando torno a casa, rimango stordito perché quando si assapora il risveglio del Sud si rimane inebriati dalla potente fantasia magica che crea mondi reali da cui non ci si vuole più andare via.
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