tra le righe dell’antimafia “La seduta è aperta. Si ritrovano tutte le famiglie (che hanno famiglia) del Sud (sempre abbisognoso)”. Pasquale si guarda solenne l’auditorio: “La commistione antimafia si riunisce qui a Gioia Tauro in segno di rispetto per gli amici calabresi.
chi vò mal’ a stà casa addà murì …! “Il governo è fatto (gli vendiamo noi arrobba!) e quindi partiamo anche noi con la D.I.A.”. Tonino&Peppino la coppia più cementata e calcificata della criminalità si guarda il proprio caposquadra: “E mò pecchè dobbiamo viaggiare con gli sbirri? Finalmente Massimino non c’è più, possiamo cominciare a...
ammessi tutti i cani! Pasquale riversa in uno stato di prostrazione totale. Il capo della triade ha il morale giù: sann’ già scurdat’ della sua terra: Chiaiano niente più, Sgomorra niente più. Mò si parla di Capri, capre tette e culi e Arcuri.
i fratelli Lumier’ a Casavatore “Appicciammunn’, amma appiccià o munn’!” Tonino&Peppino la coppia più trasmigrante del benessere sulfreo del meridionale meridiano continua ad imbottigliare molotov.
sniffando… “La monnezza, questa è soluzione, anderstend mister president? Io mando a te tutti sacchetti qua e tu ci fai un muro chiù grosso e chiù alto che appena provano a passare sprofondano come nelle sabbie mobili. A loro ci piace mettere le bombe? E noi ce ne mettiamo una di bombe ecologica
taglia, cuce e spaccia “Devi chiamà a Linuccio Xiangpong, dobbiamo parlargli”. Pasquale si guarda intorno. Capodichino. Un charter tra poco il poterà direttamente a Kabul.
ombra, ombra governo che tromba Tonino&Pasquale, la coppia di camorra più retrò e amena del nuovo millennio si scrutano Pasquale:” Ci vogliono fottere il lavoro compà!”.